Per rendersi conto dei progressi, è bene dare uno sguardo alla strada percorsa.
La volta scorsa ho parlato di Photoshop utilizzato come strumento di modifiche correttive per foto non del tutto brillanti. Ma com’è nato e come si è sviluppato Photoshop? Oggi parlerò della storia di questo software.
I sistemi operativi grazie a macchinari sempre più evoluti, hanno potuto migliorare col passare del tempo, grafiche sempre più complesse, più colorate ed facili da usare.
La fortuna di Photoshop è stata di essere acquistato dalla compagnia giusta, al momento giusto.
La prima versione di Photoshop risale al 1990 ad opera dei fratelli Knoll, che idearono il programma per agevolare il lavoro del padre, fotografo.
Non si chiamava ancora Photoshop ma Display e veniva utilizzato nel 1987 tramite un Mac Plus da Thomas Knoll.
Display visualizzava immagini costruite in scala di grigio su monitor in bianco e nero.
Il fratello di Thomas, John Knoll, lavorava alla Industrial of Light & Magic e spinse Thomas a sviluppare e migliorare Display.
John acquistò un Macintosh II, il primo modello a colori mentre Thomas riscrisse Display per essere operativo a colori.
Un lavoro che durò mesi, ma l’evoluzione del software era continua.
Thomas rendeva Display compatibile con diversi formati e John scriveva gli editing che sarebbero poi diventati i filtri.
Questo infatti aveva già creato delle funzioni quali le regolazioni per la correzione della luminosità, saturazione, bilanciamento e tonalità ed era già possibile utilizzare pennelli e operare con selezioni dai bordi non netti.
Non c’è che dire! Un prodotto estremamente avanzato per il 1988, il quale fece riflettere i fratelli Knoll sulla possibilità di una futura commercializzazione.
John cominciò a valutare la concorrenza, e cercò un nuovo nome per Display.
Venne suggerito il nome Photoshop e Photoshop diventò.
Era un vero lavoro di squadra. Mentre John andava in giro per Silicon Valley a presentare Demo e contattare aziende, incontrando le prime resistenze, Thomas continuava a rifinire il software.
Adobe era interessata ma non aveva fretta di chiudere un accordo.
I fratelli si concordarono allora, per un periodo di tempo limitato, con una società chiamata Barneyscan, produttrice di scanner, la quale ritenne che il sofware potesse essere utile ai propri clienti e decise di allegare Photoshop, nella sua prima versione commerciale, come Barneyscan XP, e venne distribuito in circa 200 copie.
John riuscì ad avere un incontro con gli ingegneri della Apple.
Lasciò quindi qualche copia, che però venne purtroppo tenuta con superficialità fu cosi che cominciarono i problemi di pirateria.
Il nuovo incontro con Adobe segnò però la svolta, grazie all’incontro con un nuovo personaggio chiave, Russell Brown.
Direttore creativo di Adobe, Brown fu molto colpito da Photoshop e credette seriamente nel suo potenziale.
Malgrado ci fossero in programma altri contatti con sviluppatori di software di grafica Brown prese la decisione, Photoshop era il prodotto giusto.
I fratelli, intelligenti, decisero di non vendere completamente il software ma di avere delle royalty in base alla sua distribuzione.
Nel 1990, dopo mesi di ottimizzazione e nuove funzioni aggiunte, Adobe Photoshop 1.0 venne distribuito.
Semplice da usare, e ben programmato, Photoshop ebbe subito successo.
Con Adobe, lo sviluppo di Photoshop migliorò e uscì nel 1993 la versione 2.0 che aggiungeva il supporto CMYK.
Se prima era un’esclusiva di Apple, con la versione successiva, 2.5, il supporto venne adattato anche per Windows.
Ma la versione 3.0 veniva già sviluppata nel settembre 1994, e portava una certa novità, i livelli.
Ignegneri, visionari e creativi non si lasciarono trasportare dal successo e continuando a lavorare, ricostruirono l’intera interfaccia grafica per renderla compatibile esteticamente e psicologicamente con gli altri prodotti Adobe.
Nel 1996, il successo della versione 4.0 fu planetario e Adobe si decise, alla fine, di acquistare completamente la licenza del software dai fratelli Knoll.
La versione 5.0 era già in fase di sviluppo e aveva due novità molto importanti: la storia e le funzionalità per la gestione del colore.
Dedicata al web, in particolare, fu la versione 5.5 del 1998, che implementava anche Image Ready.
Photoshop 6.0 entra nel secondo millennio con nuovi strumenti come le forme vettoriali, fluidifica e gli stili di livello.
Photoshop 7.0 si lega definitivamente alla fotografia digitale con il suo plugin Camera Raw 1.0.
Nell’Ottobre 2003 il cambiamento: l’introduzione del pacchetto Creative Suite, con Photoshop CS (8.0 o CS1).
In questi ultimi anni lo sviluppo di Photoshop è stato complesso, Adobe difatti si è concentrata per rendere questo software più facile da utilizzare dagli utenti, cercando di rendere i processi più fluidi ed intuitivi.
Lo sviluppo di Photoshop avanza ancora per aggiungere nuove palette, azioni e interfacce, con la CS2, CS3, CS4 fino ad arrivare all’attuale CS5, uscita recentissimamente nel 2010.
Nel prossimo articolo voglio rendere visivamente concreta questa trasformazione, dal logo, all’interfaccia, alla tavola di disegno ed i pulsanti.
Alla prossima settimana!