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Tutorial: Cross-processing

By 12 Maggio 2011 Settembre 24th, 2015 No Comments

Questo articolo sarà un tutorial e tratterò del Cross-processing con Photoshop CS5.

Sarà capitato sicuramente di trovarsi davanti ad una foto… banale, priva di prospettiva interessante, piatta, magari del solito monumento visto e rivisto.
Per non far perdere interesse alla fotografia e non avere l’effetto “cartolina delle vacanze”, esistono vari filtri che rendono più interessante il soggetto catturato.
Oggi vi insegnerò che, con il cross processing, si può combattere la banalità dilagante nelle fotografie.

Il Cross-processing era una procedura utilizzata nella fotografia analogica in cui la pellicola di un certo tipo veniva sviluppata con una soluzione chimica adatta ad un altro tipo pellicola. Un esempio è lo sviluppo nel quale, per una pellicola negativa a colori, veniva usato il processo che si usava per una pellicola positiva.
Nella fotografia digitale ovviamente i processi chimici non vengono più usati, però si può imitarne l’effetto utilizzando gli strumenti di Photoshop, aumentando il contrasto e cambiando la tonalità e grana dell’immagine.
Questo filtro lo si trova facilmente in molti scatti fotografici oppure in molte scene di telefilm drammatici in cui domina un colore particolare che conferisce un aspetto irreale alla scena.
Tale tecnica può essere utile anche a dare vita a certe immagini in partenza poco interessanti.
Esistono diversi modi per creare l’effetto Cross-processing, quello che sto per descrivere andrà a lavorare sui colori.

Ecco la foto che ho preso in analisi:

Bisogna utilizzare lo strumento Curve, cliccando sul simbolo  e selezionare la voce “Curve“, oppure in alto nel pannello Immagine>Regolazioni>Curve e modificare non la curva RGB, ma i vari canali. Ad esempio scegliamo dal menu a tendina il canale Rosso e aumentiamo il contrasto.

L’immagine avrà acquistato una tonalità rossa nelle zone più scure e in quelle più chiare.

Lo stesso procedimento si può fare con gli altri canali, il verde e il blu.

Il risultato è stato molto veloce e il file pesa anche poco, essendo stato introdotto solo un livello sopra alla foto originale.

Ora la foto è finita, se il risultato non soddisfa si può tornare sulle curve e perfezionare.
La differenza è notevole, la foto ha decisamente cambiato aspetto e risulta più interessante.

Ed ecco che da un’errore dei pionieri della fotografia analogica si arriva a trarne dei vantaggi per la fotografia digitale.
Vi do appuntamento alla prossima settimana,
Maria Laura

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